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Come cambia la disoccupazione NASpI 2024 con la rivalutazione Istat?

lentepubblica.it • 1 Febbraio 2024

Disoccupazione Naspi 2024 rivalutazione istatCon la rivalutazione Istat, saranno apportate alcune modifiche all’assegno mensile di disoccupazione NASpI 2024: ecco quali.


Ci sono novità in arrivo per i beneficiari degli assegni di disoccupazione Naspi, Dis-Coll e similari.
Con la rivalutazione basata sul tasso di inflazione del 2023, ci sarà un aumento dei sussidi, fino a mille euro in un anno.

Ecco chi ne ha diritto.

Disoccupazione Naspi 2024: quanto aumenta l’assegno con la rivalutazione Istat

Come calcolato dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) gli assegni di disoccupazione si adegueranno all’indice finale dei prezzi al consumo, che è stato certificato in crescita del 5,7%, rispetto allo scorso anno.

In questi giorni, dovrebbe arrivare la comunicazione ufficiale, tramite apposita circolare dell’Inps.
L’adeguamento basato sull’inflazione 2023 scatta limitatamente alle indennità liquidate quest’anno.

Ai titolari del sussidio, spetta un importo pari al 75% dello stipendio medio percepito prima della disoccupazione. Per il 2024, fino alla soglia dei 1428 euro dovrebbe essere riconosciuto un assegno con importi fino a 1071 euro.

Rispetto al 2023, aumenta la soglia del 25% dello stipendio percepito. Quest’anno il tetto per l’importo ammonta a 1553,72 euro: quasi 100 euro in più, rispetto ad un anno fa.
L’aumento mensile è di 82,73 euro, per un totale di 992,76 euro.

Rimane invariato, però, il taglio della Naspi, a partire dal sesto mese di percezione. La riduzione è pari al 3% ogni trenta giorni. Il taglio scatta a partire dall’ottavo mese, se il titolare del sussidio ha un’età superiore ai 55 anni.

Cosa succede ai beneficiari della Dis-Coll e della disoccupazione agricola

Lo stesso aumento si avrà per i beneficiari della Dis-Coll, ovvero l’indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa e a progetto.
Questa indennità mensile di disoccupazione è riservata ad altre categorie, come i collaboratori coordinati e continuativi, gli assegnisti e i dottorandi di ricerca.

Per i titolari di disoccupazione agricola, invece, l’importo massimo per l’assegno sarà di circa 1321 euro al mese. Mentre quello per la cassa d’integrazione supererà i 1310 euro netti.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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